
I 500.000 euro stanziati dalla provincia Bat e i 200.000 euro dagli undici comuni rientranti
nel Patto nord barese ofantino, a favore di un’università privata, rappresentano l’ennesimo
schiaffo all’università pubblica. Ben 700.000 euro, quindi, messi a disposizione come
borse di studio, per l’accesso ad un’università privata che sorgerà sull’Andria – Trani.
Un vero e proprio regalo della provincia e dell’ente pubblico ad un ente privato.
Il presidente del Patto territoriale Tarantini parla dell’università privata in oggetto come
la migliore secondo i dati Censis. Ma aldilà del valore formativo che questa può offrire,
non sarebbe più opportuno utilizzare queste somme sottoforma di borse di studio per
studenti della Bat che frequentano le università pubbliche di Bari, Foggia, Napoli,Roma,
Milano, Bologna, ecc.? Con lo stanziamento di questa cifra si vuole evidenziare
l'importanza di questa operazione. Questo significherà più iscritti ad un'università
privata - dodicesima su quattordici nella graduatoria delle private. Non si vuole,
e ci tengo a ribadirlo, focalizzare l’attenzione sulla qualità di questo polo universitario,
ma mi pongo delle domande: quanti saranno poi quegli studenti che avranno la possibilità
di permettersi di proseguire gli studi in un ente privato,visto che l’ammontare della borsa
di studio basta a malapena a coprire le spese per l’iscrizione ad un solo anno universitario?
È opportuno favorire un’università che vanta solo due corsi universitari,quali quelli di
giurisprudenza ed economia? Perché non porre le basi per aprire uno sportello
universitario che abbia più corsi di laurea?