mercoledì 9 novembre 2011
EVVIVA I GIOVANI!
Quello che dice Bersani è vero: se il Pd fosse quello che descrivono i giornali, e cioè un partito dilaniato dalle divisioni interne –qualcuno parlava di diciassette correnti- non sarebbe il primo partito italiano. E' passato dal 23% al 28,5% nell'arco di un anno. La risalita è iniziata il 14 dicembre. Un risultato abbastanza scontato. Infatti, basti
ricordare quanto successo a Milano durante le elezioni di primavera: Pisapia, che del Pd non è, vince le elezioni primarie e il Partito Democratico, alle elezioni comunali, diventa il primo partito di Milano. Da sempre la roccaforte di un partito, o meglio due, che oggi ha il maldipancia. Non è la prima volta che il Pd perde le primarie. Forse bisognerebbe prendere questo dato in considerazione, come un dato sul quale riflettere, per migliorare.Salvo ripensamenti dell’ultim’ora, prima delle prossime elezioni, ci saranno le primarie di coalizione. Chissà che non sarebbe il caso di fare prima le primarie di partito. Anche se, come dice Renzi, lo statuto o lo si applica sempre o non tto tanti giovani, con una bandiera in mano lo si applica mai. E applicando lo statuto il candidato che correrebbe per Palazzo Chigi dovrebbe essere Bersani. Bersani protagonista di piazza San Giovanni. Una piazza così non la si vedeva da anni. Una piazza gremita di gente. Tanta genteE soprattutto tanti giovani, con una bandiera arancione in mano e negli occhi una sola speranza: veder crescere con loro un partito nato da qualche anno. Giovani su cui sino ad oggi hanno scommesso in pochi. Per non dire nessuno.Qulcuno dice: ‘’Ai giovani non interessa la politica!’’. Un'affermazione indiscutibile, ma che andrebbe letta con un’ottica diversa. Ai giovani non interessa la politica perchè l’attuale classe dirigente non crede in loro. Ma in politica si sa, lo spazio bisogna guadagnarselo.Negli ultimi anni non si è riusciti a trasmettere un semplice messaggio: ‘’La politica è la vita, la vita di una comunità, la vita di una nazione.’’ Si torni a fare formazione all’interno dei partiti. Solo così si potrà formare e contare sulla nuova classe dirigente.Un primo passo il Pd potrebbe farlo: una volta salito al governo basterà ridurre costi e posti della politica. Evviva i giovani!
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