sabato 15 ottobre 2011

Se ai giovani laureati non rimane che il Censimento - Michele Palumbo


(fonte @la gazzetta del mezzogiorno _ 15/10/11)

''Il 15° Censimento della Popolazione, prima ancora che vengano esaminate le indicazione che

daranno i cittadini, ha già fornito una risposta. Quella riguardante la drammatica situazione del

lavoro giovanile nel nostro territorio. Ad Andria ( ma è facile immaginare che la realtà sia uguale

anche nelle altre città della provincia di Barletta, Andria, Trani), il Comune ha pubblicato un

bando per reclutare i rilevatori necessari al censimento (cureranno la consegna del questionario,

dal prossimo 23 ottobre, alle famiglie numerose e alle persone trasferite in città dopo il 31

dicebre 2010). Hanno risposto al bando tantissimi (centinaia e centinaia) di giovani, moltissimi

dei quali laureati, anche con votazioni molto alte, da 110 e lode a 108. La situazione, dunque, è

questa, veramente drammatica: nelle nostre città, nel nostro territorio, i giovani, anche laureati,

sono nella triste condizione di dover contare, quando capita, su lavori ed impieghi saltuari, con

ovviamente retribuzioni limitate. E fare il rilevatore per il censimento è una di queste occasioni

per i giovani che non hanno un'occupazione. Spesso lo si dimentica, ma in realtà quella del

lavoro è la questione principale da affrontare, a parte tutte le chiacchiere nazionali e locali. E,

invece, i giovani spesso sono sommersi ed affossati dal chiecchiericcio inutile e dalle indecenti

scemeze che bloccano il Paese, dalla mancanza d vere strategie per rilanciare l'occupazione

giovanile, dal maldestro tentativo di politicanti scambiati per politici, di puntare allìeffimero

sviluppo piuttosto che al ragionale progresso. E, dunque, un'avvilente verità sta già emergendo

dal 15° censimento generale: l'essersi trasformato in un censimento sulla disoccupazione

giovanile, soprattutto nel Sud. Indignarsi, a questo punto, è cosa buona e giusta.''

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