L'amministrazione comunale deve ANNULLARE la graduatoria dei rilevori del
censimento. Si deve procedere ad una più equa distribuzione: 50% laureati e 50 %
diplomati.
Del tutto discutibili, quindi, le modalità di scelta dei rilevatori del censimento.
Perchè? Perchè aver permesso a circa 400 diplomati di partecipare per poi escluderli
in toto forse manifesta una modalità di scelta sbagliata a monte. Però, magari fossero
solo i diplomati!
Ci sono oltre 300 giovani laureati, alcuni anche di lungo corso, nella nostra città che
non hanno prospettive occupazionali, tanto che hanno visto in questo bando un’occasione
imperdibile.E se si considera che l’ultimo laureato selezionato, aveva conseguito un voto di
laurea pari a 108 su 110 e lode, allora si ha un quadro ancora più sconsolante: nella nostra città
neanche un voto di laurea molto alto consente di accedere agevolmente al mondo del lavoro e
delle professioni.
Un mondo quello delle professioni nel quale si accede soltanto dopo lunghissimi “tirocinii” non
retribuiti, che in realtà sono veri e propri rapporti di lavoro subordinato fatto gratuitamente.
Un triste dato della realtà cittadina a cui va ad aggiungersi il fatto che molti giovani preferiscono
emigrare per cercare lavoro. E infatti in altre zone del Paese il lavoro lo trovano.
La politica locale ha il dovere di aprire una seria riflessione su questa realtà. Bisogna dare una
prospettiva di speranza a tutti coloro che vorrebbero mettere in pratica il proprio
talento nella propria città. Una città che invece si impoverisce giorno per giorno di quelle
effervescenze che dovrebbero diventare nuova classe dirigente. Non solo politica, ma
economica e sociale.
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