domenica 15 luglio 2012

LA MESSA DELLA DOMENICA: la paura della scelta

Sfilata a sostegno del suffragio femminile a New York, 1912

Dopo quattro mesi dall'ultimo pezzo, è doveroso ritornare ad alimentare

e a cercare di elevare la discussione, per sapere come la pensano gli altri.

E per dire come la penso io. Nell'era di internet, esprimersi è diventato un fatto

quotidiano. C'è chi lamenta l'esprimersi a vanvera.

Ma io credo che tutti debbano avere la possibilità di farlo. Sarà, poi, il lettore a

selezionare gli argomenti da approfondire. Lettore che, come detto, diventa

molto spesso anche ''scrittore''.

In tutto questo marasma politico, chi di dovere deve alzarsi e cercare il modo per

riprendere in mano la situazione. Da regista. Compito delle nuove generazioni

dev'esser quello di recuperare quel senso di responsabilità, di farlo proprio, di

trasmetterlo agli altri. E di risvegliarlo in chi l'ha perduto.

Non v'è dubbio che lo status quo sia stato determinato da un meccanismo che ha

permesso a qualcuno di potersi esprimere, dai grandi palchi, in direazione

delle grandi platee.

Mettere in discussione, oggi, il diritto-dovere, attribuito all'elettore, di potersi

esprimere sui propri rappresentati, obbliga, tutti, ad una presa di posizione.

Non sono tesi quelle con cui si cerca di delegittimare il diritto-dovere di voto,

traguardo delle grandi democrazie, con semplici slogan. Se le segreterie funzionassero,

forse, non si verificherebbero più casi di infiltrazioni. La tesi della lievitazione dei costi,

per affrontare una campagna elettorale, invece, non ha fondamenta.

Dobbiamo dirlo, purtroppo: Beppe Grillo docet.

Lo stato confusionale, che non permette la possibilità di un ragionamento serio su

una nuova legge elettorale, non può e non deve essere giustificato dall' ''è stato lui''.

Difficilmente un sistema elettorale serio vedrà la luce, a ridosso delle elezioni.

Periodo peggiore per una discussione di questo genere non poteva esserci: una

legge elettorale approvata a ridosso delle elezioni permette ai partiti di accordarsi,

sul sistema che meglio garantirebbe la presenza di alcuni attore sulla scena politica.

E, allo stesso tempo, la scomparsa naturale di altri.

Una legge elettorale andrebbe, eventualmente, approvata a metà legislatura,

quando gli scenari politici sono ancora in evoluzione.

Una legge elettorale deve dare all'elettore la possibilità di indicare la preferenza.

Le esperienze degli ultimi  sei anni mostrano un'Italia dove il terreno per il bipolarismo

non è ancora tanto fertile. Per tradizione o per irresponsabilità di qualcuno.

La prossima legge elettorale dovrebbe, comunque, prevedere un'adeguata soglia di

sbarramento.

venerdì 6 aprile 2012

È FINITA LA SECONDA REPUBBLICA


Umberto Bossi in comizio durante Tangentopoli

Ieri è finita la seconda repubblica. Con le dimissioni di Bossi,
incomprensibili dal punto di vista acustico, ma comprensibili
dal punto di vista politico, si chiude o si sta chiudendo un ciclo.
Quello che ormai tutti chiamano il famoso ventennio populista.
Inevitabile il paragone delle vicende attuali con la mai passata
fase di Tangentopoli; il periodo più buio della storia politica
italiana. Che di certo, però, non inizia nel famoso 1992.
Inizia nel 1992 perché, a detta di un membro dell’allora pool di mani
pulite  ‘’prima di allora non c’erano le condizioni’’…
Si avvia a conclusione un’altra fase, quella dei partiti personali.
Purtroppo o per fortuna, ma sicuramente per dispiacere di
qualcuno che la prima cosa a cui pensare è stata quella di far
stampare il proprio nome all’interno del simbolo dei partiti: vedi i
vari Casini, Vendola, Fini.
L’idea del partito personale è tramontata, sta tramontando con il
passare di questi giorni. Non si può pensare che si possa parlare di
progetto a lungo termine se questo progetto finirà nel momento stesso
in cui uscirà di scena il suo ideatore. Perché così sta accadendo.
E per ultimo, ma forse questa fase richiederà ancora un po’ di tempo
prima di volgere definitivamente a termine (termine che potrebbe
essere quello delle amministrative del 6 e 7 maggio prossimo, dopo
il quale una buona parte dell’attuale classe dirigente, sempre che
così la si possa identificare, sarà ‘’fatta fuori’’), l’utilizzo dei movimenti
politici come mezzo di libero accesso e sfogo agli interessi personali.
In contrapposizione a quello che dovrebbe essere la politica vera ovvero
l’anteporre ai propri interessi quelli collettivi. Un film già visto, ma che
aveva una trama diversa. Diversamente dal 1992 oggi si ruba per sé.
E chissà che non fosse stato meglio un nuovo 1992. Forse in più ne
avrebbero goduto. Ma forse no, meglio cambiare o rinnovare.

domenica 4 marzo 2012

CONSIDERAZIONI POST CONGRESSO CITTADINO

Marilena Sgaramella - Presidente GD Andria

Il congresso, credo, sia il momento massimo di confronto per un partito politico.

Ed è quello che è accaduto ieri durante il congresso dei giovani democratici di

Andria. Questo in risposta a chi, invece, si lamentava, definendo inopportuna

l'analisi di alcune questioni. Analisi che si sarebbe dovuta sviluppare in

altre sedi. Nulla di diverso da quello che abbiamo chiesto ieri.

Come già detto, abbiamo voluto stimolare il dialogo nel e con il partito,

ribadendo l'autonomia del movimento giovanile il quale si è dotato della

solida struttura che gli appartiene e ora non ha più scuse e scusanti per le

situazioni con cui sarà chiamato a confrontarsi.

Ieri abbiamo chiesto che anche il gruppo consiliare sia più incisivo,per evitare

di dare adito a qualcuno di pensare di essere com-piacente delle disfatte

dell'amministrazione comunale.

D'obbligo, comunque, ricordare come, su alcuni temi, lo stesso gruppo abbia voluto

collaborare con il movimento dei giovani.

Dispiace essere stato ''ripreso'' solo su alcune cose, mentre ad altre, altrettanto

importanti, non si sia fatto cenno.

Non si deve avere paura del dialogo, del confronto, della discussione e chiudersi,

di conseguenza, alla conservazione dell'esistente, ma bisogna essere

in continuo divenire.

Ieri abbiamo inaugurato una fase importante, quella dei GIOVANI in POLITICA.

Un ossimoro per molti di voi, ma un obiettivo da centrare attraverso il

RINNOVAMENTO della classe dirigente.

Grazie alla società civile, alle associazioni, ai movimenti politici, di maggioranza

e di opposizione che sono intervenuti contribuendo splendidamente al confronto.

Anche questo, come il dialogo, è e deve essere costruttivo.

giovedì 2 febbraio 2012

Quante ''CASE'' ha il Comune di Andria?

Palazzo San Francesco - Sede centrale Comune di Andria

                                                                                             Al sig. Sindaco Città di Andria
                                                                               Al Presidente del Consiglio comunale
                                                                                                         Agli Assessori comunali
                                                                                                         Ai capigruppo consiliari
                                                                                                   Agli organi di informazione

Con l’obiettivo di rendere sempre più trasparente e di attivare un livello 

sempre maggiore di partecipazione della cittadinanza all’attività amministrativa 

del comune di Andria  - sono già presenti  sul sito internet del comune  le 

determine gestionali dei dirigenti,  le delibere di giunta e del consiglio comunale -

PROPONGO, al fine di migliorare la qualità  dell’informazione, di pubblicizzare 

sul sito web del comune di Andria tutto il patrimonio immobiliare di proprietà  

dello stesso (terreni agricoli, urbani, case, immobili vari), in modo tale da 

 ottimizzarne la fruizione, da parte di cittadini che fossero intenzionati a farlo.

Tutto ciò di cui prima è anche finalizzato ad eliminare una lacuna grave, che allo 

stato attuale dipende probabilmente dalla mancata conoscenza da parte degli

stessi amministratori del possesso di questi immobili.

In conclusione, mi auguro  di trovare un accoglimento da parte della S.V. e quindi 

di pubblicare i dati i qui innanzi.

Vi è la possibilità che  molti giovani, ad esempio, alla luce dei recenti provvedimenti

del governo nazionale, possano chiedere alla p.a. una fruizione degli immobili

per intraprendere iniziative imprenditoriali.

Sicuro di un suo interessamento alla  questione, Le chiedo una risposta celere

sui quesiti innanzi esposti.
                                                                                                                Cordiali saluti
                                                                                                              Mirko Malcangi